Comunicato stampa
L’esercizio motorio migliora il fisico e la salute mentale e le attività sportive infondono valori che accrescono la volontà ad accettare impegni e sacrifici personali, a migliorare la capacità relazionale, ma soprattutto a sviluppare la tolleranza ed il rispetto delle regole e degli altri. Lo sport costituisce un fattore che favorisce il processo educativo dei giovani, anche se, oggi, assistiamo ad esempi di sport dannoso. Si rende, quindi, necessario recuperare il vero messaggio educativo della pratica sportiva. Ed è con questo intento che il Lions Club International e il Panathlon International hanno promosso delle tavole rotonde che porteranno nelle scuole della nostra provincia sul tema “Adolescenti e Sport”. Testimonial e moderatore del primo incontro lo sportivo Ezio Gamba, ex campione di Judo - secondo ai Mondiali del 1979, vincitore dei Mondiali Militari l’anno precedente, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 e medaglia d’argento alle olimpiadi di Los Angeles del 1984, e attuale dirigente della Forza e Costanza -; saranno con lui Sergio Savoldi, in rappresentanza del Distretto Lions 108 Ib2, e Franco Vollono, in rappresentanza del Panathlon club Brescia, uno Psicologo, uno Specialista in Medicina dello Sport, un Farmacista e - ultimi ma primi - i ragazzi delle classi terze della scuola media Lana-Fermi. Nessun discorso retorico o celebrativo da parte dei presenti perché l’incontro sarà strutturato con l’obbiettivo di stimolare i ragazzi ad essere parte attiva e, quindi, registi dell’incontro. Gli esperti si limiteranno a dare risposte esaurienti ma di facile comprensione onde instaurare con i ragazzi un rapporto aperto e costruttivo. Se per i giovani lo sport costituisce un fattore che favorisce il processo educativo, si rende necessario recuperarne il vero messaggio aiutandoli a dotarsi di un corredo cognitivo e tecnico che li porti a compiere scelte autonome e responsabili per una crescita e uno sviluppo culturale e professionale sereni. La sollecitazione a praticare l’esercizio fisico non va orientata al risultato, ma al divertimento. Anche se l’agonismo sarà, per alcuni, un eventuale sbocco futuro secondo il talento e le capacità di ciascuno, non dovrà mai essere il frutto delle ambizioni degli adulti. Lo sport deve porre al centro la persona e non il risultato, deve essere la chiave nella lotta contro la discriminazione e l’emarginazione, deve favorire l’inclusione e la coesione dell’individuo nella collettività. Ed infine la preziosa funzione sanitaria che esso assolve a beneficio di chi lo pratica. L’educazione motoria pone la persona in relazione con gli altri, con l’ambiente e con gli oggetti circostanti realizza le condizioni per arricchire il repertorio degli schemi fisici e posturali, ed è strumento efficace di sviluppo emotivo ed intellettuale con cui realizzare la formazione integrale della personalità.